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Nicola Angelucci

booking
Nicola Angelucci_210627_5906 (© Roberto Cifarelli)_edited_edited.jpg

Nicola Angelucci è un musicista di riconosciuto talento, basti dire che è stato scelto come sideman di molti tra i

più interessanti e celebri leader del Jazz internazionale come Benny Golson, Wynton Marsalis, Joey DeFrancesco, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Bob James. Da diversi anni è parte del quartetto di Fabrizio Bosso e collabora stabilmente con Dado Moroni, Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Bebo Ferra, Paolo Recchia e Olivia Trummer. Ha al suo attivo una settantina di dischi,dei quali 3 da leader nei quali, oltre all'inconfondibile drumming, si evidenzia il suo notevole talento compositivo.

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Live bands

IDENTITHREE

Nicola Angelucci, batteria

featuring

Enrico Zanisi, pianoforte

Enzo Pietropaoli, contrabbasso

Tre musicisti di tre diverse generazioni, tre identità musicali diverse, ciascuna riconoscibile e riconosciuta. “Identithree” intreccia in maniera molto spontanea le personalità e i background differenti di Nicola Angelucci, Enrico Zanisi ed Enzo Pietropaoli. Il trio si esprime soprattutto attraverso brani originali ma anche spiritual e standard della tradizione jazzistica, dinamicamente reinventati, con la naturalezza di chi conosce perfettamente la materia ed è in grado di trarne il massimo godimento per sé e per gli ascoltatori. 

DIALOGUE'S DELIGHT

Olivia Trummer, piano e voce

Nicola Angelucci, batteria

Olivia Trummer e Nicola Angelucci suonano insieme dal 2016 e hanno sviluppato, nel corso degli anni una loro personale poetica compositiva e interpretativa. In Dialogue's Delight sfruttano appieno le potenzialità espressive dei loro strumenti in una gamma di suoni, colori e dinamiche in grado di disegnare un mondo musicale complesso e allo stesso tempo accogliente per coloro che li ascoltano. Luciano Biondini si aggiunge, in alcuni momenti, alla loro conversazione con la sua innata musicalità e il suo grande senso ritmico. Un repertorio di brani originali affiancati ad alcune personali versioni di standard jazz consente al pubblico di assistere ad un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso. 

CHANGES

Gabriele Mirabassi, clarinetto

Olivia Trummer, piano e voce

Luca Bulgarelli, contrabbasso

Nicola Angelucci, batteria

“Changes” non è solo un titolo ma rappresenta un cambio, una evoluzione nella composizione di Nicola Angelucci Il batterista abruzzese, che ci aveva abituato nei dischi precedenti alla predominanza del ritmo e della matrice afro-americana, in “Changes” dedica una attenzione più marcata all’elemento melodico, alla cantabilità. Ed è proprio l'elemento più lirico che lo ha guidato nella scelta dei compagni di viaggio per questo lavoro, che vede coinvolti Olivia Trummer, Luca Bulgarelli e Gabriele Mirabassi. Altra particolarità inconsueta di “Changes”, rispetto alla normalità nell’ambito jazzistico, è che l’album include solo brani originali e inediti, alcuni dei quali cantati da Olivia Trummer, autrice anche dei testi oltre che incantevole interprete e pianista. Angelucci, con “Changes”, ci offre una fotografia di un presente dai colori vividi, un suo paesaggio interiore intenso e limpido. 

NICOLA ANGELUCCI
QUINTET

Nicola Angelucci, Batteria 

Greg Burk, Piano

Matteo Cutello, Tromba

Giovanni Cutello, Sax Alto

Luca Bulgarelli, Contrabbasso

Nicola Angelucci è senza dubbio uno dei batteristi più affermati sulla scena jazzistica italiana. Da diversi anni è membro del quartetto di Fabrizio Bosso e vanta collaborazioni con alcuni dei maestri indiscussi del jazz internazionale come Benny Golson, Steve Grossman, Wynton Marsalis, Joey DeFrancesco, Aaron Goldberg, Eddie Gomez, Peter Bernstein, solo per citarne alcuni. Nel suo terzo album da leader “Changes”, pubblicato nel 2021, Angelucci si conferma anche come compositore, mostrando una vena melodica particolarmente raffinata. Per questa nuova formazione Angelucci ha chiamato, insieme al fidato contrabbassista Luca Bulgarelli, il pianista statunitense Greg Burk, dotato, oltre che di uno straordinario talento strumentale, di una rara capacità di valorizzare qualunque composizione grazie alla sua naturale disposizione all’ascolto e all’interazione. Arricchiscono la compagine i due giovanissimi, ma ormai ampiamente riconosciuti, talenti Matteo e Giovanni Cutello dei quali convince non solo la preparazione e il talento ma anche la determinazione e la loro complicità, che si esprime anche sul palco in un codice tutto loro, fatto di segnali e di piccoli gesti. Gran parte del repertorio, anche in questo caso, è costituita da musica originale composta e arrangiata specificatamente per questa formazione, nella quale si evidenzia con chiarezza quanto il batterista maneggi con perizia il linguaggio del jazz e i suoi sviluppi, a partire dalla tradizione fino alle sue declinazioni contemporanee poiché, afferma, “non c’è modernità senza tradizione”. 

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